giovedì 26 novembre 2009

IL TERREMOTO E LE CHIESE


RELAZIONE SULLO STATO DELLE CHIESE DI AUGUSTA DOPO IL SISMA DEL 13 DIC. 1990

Lo stato attuale delle Chiese di Augusta è così riassumibile: nel centro storico risultano perfettamente agibili e funzionanti sia come edificio di culto sia come opere parrocchiali, la Parrocchia della Madonna del Soccorso con l'attiguo convento dei Francescani, e quella di San Sebastiano in Sant'Andrea. Nel territorio di quest'ultima la Chiesa di San Sebastiano, già gravemente lesionata precedentemente il terremoto, è stata da questo ulteriormente danneggiata.
La Parrocchia di S. Francesco di Paola è stata dichiarata inagibile dalla Soprintendenza ai BB. CC. di Siracusa ed è attualmente in corso di puntellamento. Presenta gravissime lesioni alla copertura, ai pilastri del transetto ed agli archi della navata destra.
Parzialmente agibili le opere parrocchiali che presentano però l'handicap di un’unica uscita oltretutto non certo agevole.
Nel territorio della Parrocchia, senza danni rilevanti, si presenta il Convento delle Suore Francescane, mentre quello delle Suore di S. Anna, presenta delle lesioni murarie allo stato non pericolose.
La Parrocchia della Madonna Assunta (Chiesa Madre) ha subito gravissimi danni alla copertura, alla facciata laterale destra. Risulta totalmente inagibile.
Nel territorio sono inagibili: la Chiesa dell’Annunziata, quella delle Anime Sante
e quella di S. Giuseppe (anche se quest’ultima si ritiene possa essere aperta al culto con interventi di modesta entità).
Agibili, anche se con qualche difficoltà, le Chiese del Carmine e delle Grazie. La Chiesa di S. Domenico, già chiusa al culto da tempo per lavori di restauro, ha visto ulteriormente compromesse le strutture sopratutto dalla parte absidale.
Nel quartiere della Borgata, il più colpito nel patrimonio edilizio privato, ha subito leggeri danni la Parrocchia del S. Cuore; in particolare sulla facciata del tempio, mentre intatte risultano le opere parrocchiali. La Parrocchia di S. Lucia presenta lesioni in atto non pericolose alle murature sia delle chiesa sia delle opere parrocchiali.
Da quanto esposto si rileva che le Parrocchie maggiormente colpite dal sisma del 13.12. u. s. sono quelle dell’Assunta e di S. Francesco di Paola.
Ad una prima analisi i tempi per il loro riutilizzo si prospettano molto lunghi,
conoscendo anche i tempi di certi tipi di interventi.
È quindi necessario reperire altri locali da adibire al culto ed a centri di aggregazione quali erano le stesse parrocchie prima del sisma.
Si presentano di seguito alcune proposte, specificando tuttavia che le stesse hanno bisogno di ulteriori verifiche di fattibilità (vincoli di qualsiasi tipo, proprietà, disponi-bilità di mezzi e persone).
Per la Parrocchia dell'Assunta una prima struttura provvisoria può essere realizzata

chiudendo la copertura del mercato ittico che sorge proprio alle spalle del Tempio e che avrebbe il vantaggio di poter utilizzare le opere parrocchiali ancora agibili. Un tendone o un prefabbricato potrebbe essere ubicato all’interno del cortile dell’ex Convento dei Domenicani che non ha subito danni particolari e che è situato nella stessa zona. La struttura mobile potrebbe essere allocata all'interno dei giardini pubblici, anche se questo comporterebbe un allontanamento dal centro parrocchiale. Infine la Comunità potrebbe sfruttare, accelerando i lavori per rendere perfettamente agibili le chiese del Carmine e di San Giuseppe, queste due chiese per le proprie esigenze di culto.
Per la Parrocchia di San Francesco di Paola una prima soluzione potrebbe essere data dall'utilizzo della chiesa della Grazie per le celebrazioni. Una eventuale struttura mobile potrebbe trovare posto sullo spiazzo antistante la chiesa, su via Marina Levante.
Oppure essere sistemato lungo la via dei Cordai anche se questo allontanerebbe la Comunità dal Centro Parrocchiale, di cui si potrebbero ancora sfruttare le opere.
Per le esigenze di catechesi di entrambe le Parrocchie sarebbe infine auspicabile la collaborazione dei conventi femminili delle suore Orsoline e di Sant’Anna per la Chiesa Madre, e delle Francescane per quella di San Francesco di Paola.

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