giovedì 19 novembre 2009

LA STAMPA LOCALE DEL 16 DICEMBRE 1990

RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DELL'INTENSITA' MACROSISMICA






14 dicembre 1990
Gazzetta del sud

Polo di Priolo, scattati i sistemi di sicurezza
Danni per miliardi alla cementeria di Augusta

Priolo
Ancora una notte di grande paura a Priolo nel ricordo terribile di quel 19 maggio del 1985 quando un violentissimo incendio, dopo una tremenda esplosione, bruciarono le “torridell'ICAM. Fortunatamente, oltre alla grande paura nella città industriale a 13 km da Siracusa non si sono verificati danni di particolare entità se si eccettua qualche calcinaccio caduto per strada e un ascensore precipitato lungo il suo alloggiamento fortunatamente quando era disattivato e dunque senza provocare alcun danno.
Come sempre quando la violenta scossa sismica è stata avvertita, sono scattati i sistemi di sicurezza delle aziende che operano nel polo petrolchimico, a ridosso del centro abitato.
Seguendo un iter ormai collaudato, i tecnici aziendali addetti alla sicurezza hanno immediatamente arrestato gli impianti dopo aver fatto bruciare per intero il prodotto nelle “colonne” (e questo giustifica le dense volute di fumo nerastro notate soprattutto ieri mattina) (?).
L'attività produttiva delle industrie è poi tornata alla normalità quando, constatato che non esisteva più alcun pericolo ed una volta effettuate tutte le necessarie verifiche tecniche, gli impianti sono stati rimessi in marcia. (mentre si aspettava la replica del terremoto!)
Gravissimi i danni causati dal terremoto alla cementeria di Augusta: da un primo sommario sopralluogo dei tecnici effettuato presso lo stabilimento di Megara Giannalena, pare che ammontano a diversi miliardi di lire. (e mentre i terremotati aspettavano la ricostruzione la cementeria è stata interamente ricostruita! Con quali soldi?)
I danni maggiori, che solo per un miracolo non hanno causato conseguenze a persone si sono verificati presso i reparti di vecchia costruzione. Gli stessi dirigenti della società che fa capo al gruppo Unicem, da tempo li avevano giudicati fatiscenti. E non a caso avevano programmato la costruzione di una nuova linea che darebbe lavoro per alcuni anni a diverse centinaia di addetti, realizzando così un impianto moderno ed ecologicamente molto più valido di quello attuale.
Da quello che si è potuto sapere sono rimasti seriamente danneggiati un forno di cottura, un lavino del crudo e strutture di collegamento.
Gianna Pellegrino
Nello Pappalardo












Gazzetta del sud
Domenica 16 dicembre 1990
Pag. 25

Augusta, mobilitata la Marina per eliminare le macerie

AUGUSTA - A tre giorni dal violento terremoto i gravissimi danni subiti ad Augusta sono stati finalmente censiti.
Il presidente della Regione siciliana: Rino Nicolosi, al termine della riunione tenutasi venerdi sera nella prefettura di Siracusa alla quale sono intervenuti gli assessori regionali Piccione (Lavori pubblici), Gorgone (Territorio ed ambiente) e Leanza (Cooperazione), nel corso della quale si è incontrato con i sindaci dei comuni più colpiti da1sisma, dopo avere valutato la drammatica relazione svolta dal Sindaco della città prof. Carmelo Tringali, che gli ha avanzato la richiesta di una serie di provvedimenti a favore della città e delle categorie produttive più danneggiate dal sisma, ha concesso al comune di Augusta un primo aiuto finanziario di 500 milioni di lire da utilizzare per le più elementari esigenze delle migliaia di senzatetto che sono stati fatti evacuare dalle loro case devastate dal processo tellurico.
E' poca cosa, certo, quasi una goccia d'acqua in un grande mare, ma la dimostrazione che finalmente le esigenze della città cominciano ad essere prese in considerazione.
Per quanto riguarda le esigenze di natura logistica si devono registrare gli interventi della Marina Militare che, come, come ha comunicato ieri sera il capitano di vascello Mutini, vice comandante della base navale di Augusta, invierà diverse squadre di marinai che dovranno partecipare all’eliminazione delle macerie delle case colpite.
Da oggi inoltre il comune appronterà un grande capannone in periferia, dove i senzatetto potranno depositare i loro mobili contenuti nelle case inagibili, per il cui trasporto dalla zona colpita saranno messi a disposizione alcuni autocarri che saranno forniti dal Comune nel caso che la Protezione civil non possa intervenire con mezzi dell'esercito.
Per quanto riguarda l'intervento delle forze politiche che cominciano va detto che sono giunti ieri in città ed hanno preso contatto col sindaco e l'unità di crisi comunale, un'autorevole delegazione dell'MSI-Dn formata dall'eurodeputato Gianfranco Fini, dalla Senatrlce Moltisanti, dai deputati Bono, Cavallaro e Rallo e dall'avv. Puccio Forestiere, nonché l’on. Salvo Andò per il PSI e il deputato regionale Sebastiano Burgaretta che hanno assicurato il loro intervento a favore di Augusta. Sono continuati inoltre gli accertamenti tecnici agli edifici distrutti o danneggiati da parte di professionisti del luogo, offertisi volontariamente, e dei tecnici del Genio civile di Siracusa e della Sovrintendenza ai beni ambientali.
Francesco Traina


































































































































































































1 commento:

  1. ALLE ORE 14,50 DEL 16 DICEMBRE 1990 UN'ALTRA SCOSSA FORTE MA BREVE COLPISCE AUGUSTA.
    LA SCOSSA è SEGUITA DALLO SCIAME SISMICO CHE "TRANQUILLIZZA" SCIENZIATI ED ISTITUZIONI

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